Mamma Tartaruga ritorna a deporre 90 uova a Linosa
luglio 9, 2008 by Staff interno
Filed under blog
E’ tornata per la terza volta e ha scelto di nuovo Linosa. Mamma tartaruga e’ riuscita, ancora una volta, a nidificare sulla spiaggia di Pozzolana di Ponente. Per i biologi del Cts Ambiente si tratta di una vecchia conoscenza: mamma tartaruga, infatti, era stata marcata per la prima volta nel 2001 ed era tornata a deporre le uova nel 2006, esattamente come quest’anno, la notte del 30 giugno; in quella stessa stagione era tornata altre 2 volte, il 15 ed il 30 luglio, e questo rende i ricercatori particolarmente speranzosi.
L’animale e’ stato avvistato mentre nuotava nella baia Pozzolana di Ponente dai volontari del centro di Linosa, che cosi’ hanno affrontato il consueto monitoraggio notturno con grande trepidazione. Durante la notte mamma tartaruga e’ riuscita a trascinarsi sulla sabbia della spiaggia di Pozzolana, compiendo una breve escursione fin sopra la sciara, per poi procedere alla lunga e faticosa deposizione; il nido, contenente circa 90 uova, e’ stato poi regolarmente protetto ed e’ ora costantemente sorvegliato dai volontari del Cts Ambiente. Dal momento della deposizione infatti, i volontari si alternano in turni di sorveglianza per tutto il periodo dell’incubazione.
L’incubazione delle uova di norma dura circa 60 giorni, ma la sabbia nera di Linosa abbrevia molto i tempi e il periodo di incubazione medio e’ di 46 giorni; questo significa che la schiusa e’ attesa per ferragosto. “Questo straordinario evento dimostra che il lavoro svolto negli ultimi anni per proteggere e conservare i siti di nidificazione, ha ottenuto ottimi risultati”, commenta Stefano Di Marco Vice Presidente Nazionale del Cts.
Il progetto Tartanet, che vede coinvolto il Cts Ambiente insieme a 31 partner istituzionali, prevede infatti la creazione di un sistema capace di mettere in rete le varie realta’ operanti sul territorio italiano, con interventi coordinati per la protezione ed il monitoraggio dei siti di nidificazione delle tartarughe, il recupero e la cura degli esemplari catturati accidentalmente e la sperimentazione e l’applicazione di sistemi di pesca a basso impatto in grado di ridurre le catture accidentali. (AGI)
link: www.tartanet.it
foto by: bmanct – Antonio D’amato – Topo – silviaradha – Flickr