Autovelox sulla statale Palermo-Agrigento, prefettura accoglie ricorso
novembre 9, 2011 by Altre Fonti
Filed under Comunicati
La sig.ra P. G. di anni 52 ha ricevuto una verbale di contestazione (cd “multa”) con decurtazione punti della patente per aver superato, alla guida della propria auto, il limite di velocità in prossimità degli autovelox di Lecara Friddi e Castronovo di Sicilia sulla SS 189 Palermo- Agrigento. La sig. ra P.G., promuoveva ricorso al prefetto di Palermo per l’annullamento del verbale di contestazione. Il viceprefetto aggiunto, dirigente Area III ter della prefettura di Palermo ha disposto l’archiviazione del verbale di accertamento della sanzione. Annullando, dunque, la multa e reintegrando i punti della patente di guida che erano stati decurtati.
scusate ma a che titolo il sig. Calè formula delle censure alla prefettura è un avvocato (o praticante) ????? in caso affermativo complimenti, diversamente (cioè qualora non lo fosse) sarebbe un esercio improprio della professione o cosa???
la eventuale gratuiticità della prestazione non osta all’art. 348 c.p. la rubrica del quale parla di esercizio abusivo della professione. non sto accusando alcuno di avere esercitato la professione e anche un bimbo di 2 anni sà che il ricorso al prefetto, o quello al giudice di pace, possono essere proposti dalla parte interessata. Ciò che mi rende perplesso è la diffusione, peraltro omogenea in tutti i siti di informazione (segnale della redazione/diffusione da parte dell’interessato????) di una notizia che espone l’autore di una “gentilezza” (se fatta ad una amica…) ad eventuali responsabilità (che il consiglio dell’ordine degli avvocati farebbe bene a vagliare)!. Infatti, se vengono accolte le censure di tale Claudio Calè si ingenera nella convinzione dei fruitori dell’autorevole testata giornalistica online una falsa rappresentazione della realtà e cioè che l’aspirante (luminare) giurista tale ancora non è!! l’equivoco va tolto a monte, piuttosto che parlare di assistenza stragiudiziale!
sono la sig.ra cui il ricorso è stato accolto. Il ricorso è stato presentato da me personalmente ( non è richiesta l’assistenza tecnica). Il Sig. Calè è un mio amico, gentilmente e gratuitamente, ha curato la redazione del ricorso, in quanto io sono all’oscuro di nozioni giuridiche.
Articolo 21del Codice deontologico: Divieto di attività professionale senza titolo o di uso di titoli inesistenti.
L’iscrizione all’albo è requisito necessario ed essenziale per l’esercizio dell’attività giudiziale e stragiudiziale di assistenza e consulenza in materia legale e per l’utilizzo del relativo titolo.
- Sono sanzionabili disciplinarmente l’uso di un titolo professionale in mancanza dello stesso ovvero lo svolgimento di attività in mancanza di titolo o in periodo di sospensione dell’infrazione risponde anche il collega che abbia reso possibile direttamente o indirettamente l’attività irregolare.
Attenzione, Sig Calè: lei non ha conseguito nemmeno la Laurea ancora…!