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La “Festa dei Morti” o meglio la “Commemorazione dei Defunti”

ottobre 29, 2012 by Staff interno  
Filed under tradizioni popolari

Mentre in tutto il mondo impazza la festa di Halloween, in Sicilia e ad Agrigento resiste la tradizionale festa dei “Morti”. Nonostante la notte delle streghe rappresenta un business da 370 milioni di euro, il giorno dedicato ai defunti è una festività che in Sicilia si tramanda da generazioni e che ancora oggi vede tantissima gente recarsi con i propri cari dalle persone scomparse da tempo, ma rimaste nel cuore di chi resta proprio per tramandare queste tradizioni.

Mi fa ben sperare vedere nelle vetrine dei Bar della Provincia oltre alla buonissima “Frutta Marturana” anche i “Pupi di Zuccaru” che da qualche anno a questa parte stavano per scomparire, inombrati da zucche e maschere orrende. Sono d’accordo che vengano importate nuove feste dall’estero, basta che non distruggano le nostre tradizioni che non solo non riusciamo ad esportare ma non siamo nemmeno bravi a mantenere.

Citiamo un articolo dell’amico Liborio Butera che ci racconta cosa succede in questi giorni nelle notti siciliane per “La Favola della festa dei morti”:

I cari defunti, che nell’immaginario collettivo sono cupi e addolorati, la notte tra l’1 e il 2 novembre si trasformano, diventano sorridenti e, abbandonando per qualche ora le loro eterne dimore, distribuiscono giocattoli, dolci e vestiti ai bimbi. Niente a che vedere con i mostri voluti da Halloween, per fortuna, ma un ricongiungimento festoso con i parenti che non sono più di questa terra. E i bambini siciliani la notte tra l’1 e il 2 novembre vanno a letto e si sforzano nel tentativo di rimanere svegli con la speranza di vedere arrivare i cari defunti carichi di doni. La mattina appena alzati dal letto inizia la caccia ai doni: li trovano dietro le tende o nei posti più disparati, panieri traboccanti di “Pupi di zuccaru”, “frutta martorana”, “ossa i morti”, “n’zuddi” e “rame di Napoli” miste a tante altre leccornie più moderne. Assieme a loro, nuovi giocattoli sempre più tecnologici. E’ una festa! E poi di corsa a fare il giro dai parenti per vedere se anche lì i cari defunti hanno lasciato un dono, un paniere pieno di leccornie o giocattoli. Che bello vederli. Che bello vederli ricordare i parenti che non ci sono più.

Comments

3 Responses to “La “Festa dei Morti” o meglio la “Commemorazione dei Defunti””
  1. Liborio Butera scrive:

    Grazie per la citazione, ma ormai la nostra tradizione rischia di soccombere sotto la propaganda martellante dei media. Le parole d’ordine sono due: boicottare e resistere!

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