Il Museo Diocesano di Agrigento si configura fin dalla sua prima fase progettuale, quale museo della Cattedrale e della sede vescovile medesima, poiché ne custodisce prioritariamente tutto l’arredo mobile storico. Il nuovo allestimento, accolto nelle sale del Palazzo Arcivescovile, è il punto di arrivo di un susseguirsi di “vicende” iniziate nel XVIII secolo . La collezione esposta attualmente consente di seguire la storia della Diocesi agrigentina dal XII al XIX secolo, distribuite in otto sale. Dalla sala d’ingresso, si accese alla Sala dei Materiali lapidei Medievali (sala I) con opere dal XII secolo al Quattrocento, che consentono di ricostruire il percorso devozionale fin dai primi tempi del ripristino della fede cristiana, avvenuto con la conquista di Agrigento da parte di Ruggero il Gran Conte, il 25 luglio del 1087. Esemplare marmoreo significativo, un raro Elefantino realizzato da maestranze siciliane del XII secolo, preziosa testimonianza plastica dei beni artistici posseduti dalla Cattedrale durante l’età normanna, accanto al quale è posto l’Agnus Dei,l’Agnello vittorioso, dal nimbo crocesegnato, simbolo cristologico per eccellenza, frammento lapideo di ascendenza gerosolimitana. Segue una Gola di cisterna e la statua lignea quattrocentesca di S. Gerlando.
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